MONTECCHIO
Montecchio è una frazione del comune italiano di Peccioli, nella provincia di Pisa, in Toscana. Sappiamo che queste zone sono abitate fin dall'epoca degli Etruschi, poiché, proprio nel territorio di Montecchio, troviamo i resti dell'antico Tempio di Ortaglia, andato distrutto a causa di un incendio. Questi resti si trovano all'interno di un pozzo profondo diversi metri, da cui vengono estratti continuamente nuovi reperti, che vengono poi esposti al Museo Archeologico di Peccioli, o a quello di Volterra. Emanuele Repetti la descrive come un casale della Giurisdizione di Peccioli, da cui dista circa 2 miglia toscane, provvisto di una chiesa parrocchiale dedicata a Santa Lucia, posta nel piviere di Fabbrica e nella Diocesi di Volterra. In epoca medievale vi sorgeva un podere di proprietà della distrutta badia di San Casciano a Carigi sul Roglio, beneficio concesso al monastero da papa Lucio III[2] e confermato da papa Clemente III nel 1188. Sotto la Repubblica di Pisa il distretto di Montecchio fu assegnato alla giurisdizione del capitano di Val d'Era residente a Monte Foscoli, a seguito dello Statuto Pisano del 1284.[3] Nell'agosto del 1362 i Fiorentini capitanati dal Marchese Bonifazio Lupi di Soragna assalirono il piccolo castello di Montecchio, reo di aver offerto rifugio a 200 masnadieri, che avevano portato numerosi attacchi alle truppe assedianti Peccioli. La sorte politica di Montecchio fu comune a quella di Fabbrica abbassandosi al dominio fiorentino l'11 febbraio del 1406, poco prima della sconfitta pisana.